Culture and history
CULTURE
L’arte argentina è da sempre stata influenzata da quella europea, vero modello per il paese, e ha prodotto nel tempo un diffuso interesse per le arti in genere, che sono spesso oggetto di esposizioni e mostre soprattutto a Buenos Aires. Uno dei nomi di spicco è sicuramente rappresentato da Jorge Borges, nel campo della letteratura.
Ma l’arte più famosa dell’Argentina è rappresentata sicuramente dal tango, musica e ballo al tempo stesso triste, malinconico e sensuale, che è amato e ballato in tutto il mondo e che è stato interpretato nel corso degli anni da artisti di grande calibro come Astor Piazzola.
Molto amata in Argentina è anche la musica italiana, qui infatti nostri artisti a partire dalla Carrà fino a Nek, Laura Pausini, Gigi d’Alessio ed Eros Ramazzotti, sono molto seguiti dal pubblico locale.
La religione più diffusa in Argentina è quella cristiana, che vanta un grande numero di fedeli e che localmente si mescola con la tradizione popolare.
La lingua ufficiale dello stato argentino è lo spagnolo castigliano, localmente sono parlate lingue come l’italiano, l’inglese o il tedesco.
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HISTORY
La presenza umana nella zona dell’Argentina risale a circa 13.000 anni fa e, in particolare, era stanziata nella zona della Patagonia. All’inizio del primo secolo dopo la nascita di Cristo, ci fu un grande aumento delle popolazioni che si stanziarono nella regione delle Ande. Nel 1480 gli Inca conquistarono la parte nord-occidentale dell’Argentina, mentre nella area nord-orientale si erano stabiliti i Guaranì, fino all’arrivo degli europei.
Con l’inizio della colonizzazione, i portoghesi si stabilirono sulla sponda orientale del Rio de la Plata e nel 1776, con la qualifica di vicereame, ebbero inizio i primi desideri di indipendenza che venne proclamata solo nel 1816. Da quel momento l’Argentina vide l’alternarsi di una serie di dittature truculente, guerre e colpi di stato, come quello che costrinse Peron all’esilio e venne sostituito da un governo militare durato quasi trent’anni.
Nel 1983 andò al potere Alfonsin, seguito nel 1989 da Menem che venne sostituito nel 1999 da Fernando De La Rua che promise di impegnarsi a combattere la corruzione. Ma la grave crisi economica del 2001 lo costrinse alle dimissioni e il suo posto fu preso da Duhalde. Nel 2003, quando la situazione incominciò a stabilizzarsi, prese il potere Néstor Kirchner che riuscì a ripianare il debito con il Fondo Monetario Internazionale.